Oggi vi proponiamo una torta sana, golosa, facile, economica, saziante e del riciclo: si tratta della torta paesana, dolce della tradizione lombarda e svizzera, per il quale ogni famiglia possiede una ricetta diversa, in base a quello che c’è in dispensa.
Noi la facciamo piuttosto spesso, in moltissime varianti diverse, in base agli ingredienti che abbiamo da consumare e come base per altri dolci.
In realtà è una ricetta con la quale non si può essere svizzeri in merito al peso degli ingredienti, anzi, soprattutto zucchero e uvetta andranno dosati secondo i vostri gusti, la dolcezza dei biscotti usati, se aggiungete una mela o meno. Ci vorranno circa 15 minuti a prepararla (escluso il tempo di ammollo, ma quello va da solo). Neanche le torte 3 gesti ci mettono così poco (apri-versa-inforna!).
Infine, questa torta va mangiata il giorno dopo, diventa più buona di giorno in giorno e si conserva anche fino ad oltre una settimana ben coperta di pellicola.
Ingredienti:
-300 gr di pane raffermo (avete presente quegli avanzi che mettete da parte che vi spiace buttare, ma poi ve ne dimenticate finché il sacchetto del pane raffermo occupa tutta le dispensa?!?)
-1 l di latte di mandorla senza zuccheri aggiunti (o di avena o vaccino bio)
-140 gr di zucchero mascobado
-100 gr di uvetta
-100 gr di frutta secca (la tradizione prevede i pinoli, ma usate pure ciò che avete in dispensa al momento, così ogni volta sarà diversa!)
-2 uova bio
-6 cucchiai di cacao amaro
-120 gr di biscotti secchi (secondo alcune tradizioni ci vanno gli amaretti; leggete sempre gli ingredienti dei biscotti secchi in modo da evitare olio di palma e troppi ingredienti troppo chimici)
-Vin santo o rum o amaretto o… niente… q.b.
Procedimento:
Scaldate il latte e una volta che è ben caldo, versatelo sul pane messo in un ciotolone, mescolate bene, in modo che tutto il pane sia ben inzuppato e lasciate ammorbidire per almeno tre ore, coprendo con un piatto. Se potete, ogni tanto girate e “spappolate” il pane con una forchetta. Vi sembra una cosa lunga? Potreste farlo la mattina, mentre scaldate il latte per la vostra colazione, poi andate al lavoro e finite di preparare la torta la sera.
Passate le tre ore, accendete il forno a 190° e mescolate questo impasto in modo che tutto il pane sia ben ammorbidito e “sfatto”, in caso aiutatevi con una forchetta, schiacciate i pezzi di pane rimasti interi. Dovrete ottenere un bel “pappone”!
Mettete in ammollo l’uvetta con dell’acqua calda e un alcolico a piacere e passate al mixer biscotti e cacao.
Aggiungete tutti gli ingredienti (l’uvetta però ricordatevi di scolarla) al pane e amalgamate (ottimo esercizio per tonificare le braccia…). Foderate una teglia con della carta da forno, versate l’impasto ed infornate a forno già caldo per circa un’oretta. Deve formarsi una bella crosticina, ma all’interno deve rimanere morbida e “budinosa”. E ora… buona colazione!
L’idea in più:
Se volete alleggerire un po’ la torta potete ridurre la quantità di frutta secca e di uvetta e sostituire quest’ultima con una mela o una pera tagliata a pezzetti.
In alcune tradizioni mela o pera vanno aggiunti comunque agli altri ingredienti.
Ricetta originale pubblicata il 9 gennaio 2013 qui.
3 risposte a "I dolci della tradizione acquisita: la torta di pane lombarda"