
Pranzo di Natale in Morettolandia quest’anno, con suoceri e cognata!
Un menù senza glutine, senza soia e senza latticini, ma assolutamente ricco, goloso e festoso. I piatti sono stati “sperimentali”, non ci siamo rifatti né alla mia tradizione del pranzo di Natale, né a quella di Andrea. Creiamo nuove tradizioni ed abitudini, cambiamo, proviamo!
La tavola ha visto come protagonista il nostro nuovo servizio: tovaglia bianca, poche decorazioni, stoviglie semplici, sono i piatti a farla da padrone.
Alcune pietanze già le conoscete, come la farinata (che trovate qui) o i carciofi trifolati (ricetta qui). Altri invece sono stati degli esperimenti, come l’arrosto all’arancia e vino rosso, a richiamare tutti i profumi, le spezie e gli aromi tipici del Natale.
L’unica eccezione è stata fatta sul panettone, che è stato quello della tradizione, e per il quale ci hanno raggiunto anche degli amici. Solo uova, burro, farina, zucchero tra gli ingredienti, giallo intenso per via del burro vero e delle uova, niente margarine strane o ingredienti elencati tramite sigle, uvette polpose e canditi succosi. Se devo sgarrare, che ne valga la pena!
Oltre al panettone anche due dolcetti “consapevoli”, da stuzzicare tra un caffè e un tè, quattro chiacchiere sul divano e due risate.
Insomma, nel pieno rispetto della tradizione abbiamo passato la giornata dalle 13 alle 19 a mangiare… A dimostrazione che un’alimentazione “senza” può essere anche condivisa da tutti, golosa e non far sentire la mancanza di ciò che si è dovuto escludere.
In attesa che pubblichi le ricette mancanti, fatevi ingolosire dalle foto del nostro pranzo di Natale.
Il vostro pranzo di Natale invece come è stato? Tradizione o innovazione?
7 risposte a "Il pranzo di Natale"