Ieri sera, sabato, ci è venuto a trovare un vecchio amico di università di Andrea. Chi ci segue su Facebook (avete già messo il vostro like qui?) avrà visto che venerdì abbiamo ricevuto ben 45 kg di meravigliosi agrumi, il minimo è renderli protagonisti di questa occasione conviviale, preparata dopo una giornata di lavoro ed incombenze.
L’antipasto stavolta è stato ridotto al minimo, la nostra insalata siciliana e un ottima ventresca di tonno del mediterraneo, giusto per ingannare l’attesa mentre cuoce il primo. Il piatto forte è un altro dei nostri cavalli di battaglia: il risotto, stavolta con vongole e arance. Il dessert celebra le origini del nostro ospite, milanese doc, anticipando S. Biagio, che è il protettore della gola. La festa di questo santo, particolarmente venerato a Milano, è il 3 febbraio. La tradizione vuole che si tenga da parte un panettone e si mangi come prima cosa la mattina del 3 febbraio, in modo che funga come una sorta di balsamo benefico e protettivo. In questo caso quindi, c’è sì il panettone, ma accompagnato da una fonduta di cioccolato di Modica e l’immancabile arancia.
La tavola richiama il menù: limoni, mandarini, arance che spiccano contro il bianco del tavolo ed il nero delle tovagliette.
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