L’arancia è la regina invernale della Sicilia, protagonista di piatti dolci e salati, come un po’ tutta la tradizione culinaria sicula, permeata da piatti agrodolci, più di ogni altra regione. Ogni zona dell’isola ha il suo modo di farla diventare un’insalata – chi con le olive, chi con le acciughe – ma definirla solo un contorno è riduttivo.
Arricchisco, nei pasti speciali come la nostra cenetta tra amici, la versione base di Andrea con il finocchio, facendo diventare quest’insalata barocca un antipasto. Il connubio arancia e finocchio, si sa, è un classico (se poi in una teglia aggiungete anche del salmone avrete una cena express e deliziosa). A completare, pinoli e uvetta passa di Pantelleria, per rimanere sempre in Trinacria.
Con un contorno così, anche un petto di pollo alla piastra avrà tutto un altro sapore!
Ingredienti per 4 persone:
-1 arancia
-1 finocchio
-1/2 scalogno (o cipollotto fresco)
-Olive nere
-Origano
-Una manciata di uvetta passa di Pantelleria (se non avete la fortuna di andare in Sicilia e farne scorta, usate pure l’uvetta normale)
-Una manciata di pinoli (ma anche le più nordiche noci non ci stanno male)
-Sale
-Olio evo
Procedimento:
Mettete a bagno l’uvetta in una ciotolina con dell’acqua tiepida e fate tostare i pinoli in un padellino antiaderente senza aggiungere grassi, finchè non si sprigionerà il loro delizioso profumo.
Mondate il finocchio e tagliatelo sottilmente con la mandolina. Pelate l’arancia e riducetela in pezzetti: fatelo su un piatto in modo da non perdere il prezioso succo. Affettate sottilmente lo scalogno e mescolate tutti gli ingredienti in un’insalatiera.
Aggiungeteci le olive, l’origano, un pizzico di sale, l’uvetta ben strizzata, i pinoli e un giro d’olio.
L’idea in più:
Più fate riposare quest’insalata, più si insaporirà e… più sarà deliziosa.
Per una schiscetta perfetta (il pranzo al sacco per chi non è milanese) aggiungete del tonno e del radicchio. Altro che mensa aziendale!
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