
Martedì vintage
Ogni martedì vi riproporremo su queste pagine virtuali una nostra vecchia, vecchissima ricetta già pubblicata su altri portali.
Nuova ricetta vintage, ma senza tempo: una corroborante vellutata di cavolfiore, che – se avanza – si presta ad essere trasformata. Senza glutine e senza latticini è perfetta per intolleranti, vegani e chi segue la dieta paleo.
Le vellutate sono un ottimo modo per iniziare un pasto con una buona dose di verdure. D’inverno, poi, la loro consistenza cremosa e calda è una vera e propria coccola quando si torna a casa la sera infreddoliti e stanchi.
In questo caso il gusto forte del cavolfiore viene ingentilito dal porro, prezzemolo e pepe aggiungono freschezza e brio, invece.
Sbirciate inoltre in fondo alla ricetta per tantissime idee su come reinterpretare un piatto così semplice!
Ingredienti:
-Cavolfiore bianco
-Porro
-Sale marino integrale
-Olio extra vergine d’oliva
-Pepe nero
-Prezzemolo fresco
Procedimento:
Mettete porro e cavolfiore – precedentemente lavati e tagliati a pezzi – in una pentola e coprite con acqua. Salate e cuocete le verdure finché non saranno morbide, aggiungendo eventualmente altra acqua calda.
Togliete la pentola dal fuoco e frullate fino ad ottenere una crema omogenea. Eventualmente rimettete la vellutata sul fuoco e fate addensare fino a raggiungere la consistenza desiderata.
Servitela con del pepe nero macinato fresco, del prezzemolo tritato e un filo di olio evo.
L’idea in più:
Per una zuppa più gustosa usate del brodo vegetale oppure l’acqua di cottura avanzata da precedenti preparazioni di verdure al vapore o bollite.
Aggiungete, oltre a prezzemolo e pepe, della scorza di limone grattugiato, sta molto bene con il cavolfiore!
Per una nota sapida e croccante usate il nostro battuto al posto del prezzemolo.
Se volete arricchire la vellutata (o liberarvi di qualche avanzo) servitela con dei salumi a tocchetti (o della salsiccia sbriciolata) resi croccanti in una padella antiaderente.
Chi non ha problemi con i latticini può spolverare la zuppa con del pecorino grattugiato oppure aggiungere un cucchiaio di formaggio morbido e cremoso, come dello stracchino, della robiola o del gorgonzola, messo al centro di ogni ciotola.
Se vi dovesse avanzare della vellutata scondita potete usarla l’indomani per condire una pasta: mentre cuoce la pasta, fate rosolare in una padella uno spicchietto d’aglio, del tonno e un pizzico di curry o curcuma; aggiungete la vellutata e fate cuocere finché non sarà una cremina densa e corposa; scolate la pasta – tenendo da parte un po’ di acqua di cottura – e fate saltare a fuoco alto nella padella del condimento, aiutandovi eventualmente con l’acqua tenuta da parte per amalgamare meglio.
La ricetta originale è stata pubblicata qui il 27 ottobre 2012.