Un ambiente che sia al tempo stesso familiare e professionale, la possibilità di gustare creazioni che provengono dalla passione e dallo studio delle materie prime e, ovviamente, la bellezza e il sapore dei piatti che vengono serviti al tavolo. Ecco cosa normalmente ricerchiamo nei nostri tour gastronomico-culinari.
Grazie al suggerimento di un caro amico, abbiamo trovato tutto questo in via Bramante a Milano nel ristorante di Ornella, per tutti CuocOna, soprannome mutuato poi per intitolare il suo laboratorio di cucina.
Dopo la ricetta più leggera di lunedì scorso (l’insalata con clementine) – adatta al periodo post feste di “detox” – oggi vi proponiamo un primo piatto ricco e gustoso, tipicamente invernale: il risotto all’Amarone della Valpolicella.
Il buffet de “Il pranzo dell’Epifania: 1° comple-blog”
Primo compleanno del nostro blog: il 6 gennaio 2015 presentavamo ad un gruppo di amici la nascita di Moretto’s Chefs, la naturale evoluzione della pagina Facebook (che esiste ancora e trovate qui) attraverso la quale condividevamo i nostri esperimenti culinari con amici e conoscenti.
Un GRAZIE enorme a voi lettori, qui, su Facebook e Instagram per questo primo anno di affetto.
Buone feste! [Immagine presa dal web]A una settimana dal Natale 2015 vi proponiamo una raccolta con tutte le ricette pubblicate – non solo quelle realizzate ad hoc – adatte alle festività: dal pesce per la Vigilia a piatti ricchi per il pranzo di Natale o sfizi per il buffet di Capodanno tra amici.
Se è vero che, solitamente, sulle tavole della Vigilia e di Natale è la tradizione a farla da padrona, non mancano le altre occasioni di ritrovarsi con amici e parenti attorno a del buon cibo: ecco che ci si può lasciare andare a ispirazioni e sperimentazioni del momento.
Le nostre ricette, inoltre, potrebbero essere uno spunto per trovare dei piatti adatti a tutti, quando a tavola ci sono commensali “intolleranti”.
Dopo tanti dolci, un secondoecontorno facilissimo e di grande effetto: il salmone al forno con verdure saltate al ghi, patate arrosto e cipolla di Cannara, servito durante il nostro pranzo Autumn in love.
Il salmone, oltre ad essere delizioso, è sempre garanzia di riuscita e di piatto d’effetto. La nostra ricetta non sfigurerebbe neanche sulle tavole del cenone della Vigilia di Natale, tradizionalmente di magro in molte regioni italiane. Continua a leggere “Salmone al forno con verdure saltate al ghi”→
L’hummus è uno di quegli alimenti-droga: impossibile non mangiarne a quintali senza fermarsi mai.
Questa salsa mediorientale a base di ceci – assolutamente veg, senza glutine e senza latticini già in partenza – è una garanzia per ogni momento conviviale: velocissimo da preparare, piace a tutti e risolve l’antipasto oppure l’aperitivo: basta aggiungere dei pezzetti di pane o focaccia e delle verdure in stick che il gioco è fatto, anche se io lo mangerei a cucchiaiate, così, da solo.
Noi lo prepariamo veramente spesso, sia nelle nostre cene con amici, che come secondo veg quando abbiamo voglia di una cena sfiziosa oppure da portare nella schiscetta perfetta come pranzo velocissimo in ufficio (attenti solo ai colleghi che vorranno assaggiarne sempre più, lasciandovi a stomaco vuoto…). L’hummus di ceci è perfetto anche per farcire un panino, abbinando dei pomodori secchi e del timo magari, oppure come merenda salata a metà pomeriggio.
Due (quasi tre in effetti!) dei nostri più cari amici a pranzo: una coppia che si prepara ad accogliere un cuoricino, di cui la zia Alessia (ma anche lo zio Andrea, che non vuole ammetterlo) è già follemente innamorata con cui condividere momenti in famiglia, anche se non ci unisce nessun legame parentale.
Il menù, quindi, è da studiare accuratamente: niente di crudo e basso indice glicemico per la quasi-mamma, niente frumento per le donne presenti a cena, niente soia e niente latticini per me e… due ometti a cui proporre una pasto soddisfacente!
Il tema della giornata è scontato: l’amore, in tutte le sue forme, che si esprime (anche) in cucina. Cuori e cuoricini ovunque!
Con la ricetta di oggi idealmente facciamo un viaggio in Toscana: cavolo nero, carne di maiale, vino rosso sono i protagonisti di questo filetto di maiale arrosto con cavolo nero saltato. Un piatto dal sapore deciso, perfetto per una cena informale tra amici (infatti noi l’abbiamo proposto in occasione della nostra cena di benvenuto all’autunno), ma che di certo non sfigurerà sulle tavole delle feste.
Medito da un po’ su questo post, come sempre quando qualcosa mi colpisce, mi prende al cuore, mi fa innamorare. Ho bisogno di prenderne le giuste distanze per non farmi travolgere dall’entusiasmo di aver scoperto qualcosa di nuovo e di kalos kai agathos (bello e buono), come dicono i miei amati greci .
Voglio parlarvi di Cuochi a colori, progetto milanese che si propone di diffondere la cultura dell’altro, dello straniero attraverso il cibo. Il 6 ottobre abbiamo incontrato Maria Teresa che, davanti ad una fumante tazza di Karkadè, ci ha raccontato di questa “società di catering” sui generis, così permeata dalle persone che la costituiscono. Continua a leggere “Cuochi a colori, saperi e sapori dal mondo”→
La zucca è decisamente il mio ortaggio autunnale preferito: il suo colore mi mette di buon umore, così come la sua dolcezza non stucchevole che si presta così bene a moltissime interpretazioni (qui trovate tutte le ricette a base di zucca presenti fino ad ora sul blog).
Sapete anche che adoro preparare i risotti, così corroboranti e che riscaldano l’animo dall’interno. Li trovo particolarmente adatte alle cene con gli amici, avendo la (s)fortuna di avere in un unico ambiente cucina e sala da pranzo: condividere la preparazione è un momento conviviale ed unificatorio e si trasmette alla pietanza tutto l’affetto che si prova per i propri commensali.
Oggi vi propongo il risotto preparato in occasione della cena di “Benvenuto autunno” (clicca qui per vedere le foto e scoprire tutto il menù): un risotto alla zucca poco speziato, ma a cui la pancetta da quel tocco in più (qui invece trovi la ricetta per un risotto alla zucca veg e con tante spezie). Il ghee, il burro chiarificato della tradizione ayurvedica, è l’ingrediente segreto per dare il giusto aroma di formaggio e rotondità al piatto senza aggiungere lattosio, né caseine per quei commensali che non possono assumerne.
Una colata di lussureggiante fonduta di taleggio, per chi può, completa il piatto rendendolo perfetto per le grandi occasioni, ma con un minimo sforzo.