
Un ambiente che sia al tempo stesso familiare e professionale, la possibilità di gustare creazioni che provengono dalla passione e dallo studio delle materie prime e, ovviamente, la bellezza e il sapore dei piatti che vengono serviti al tavolo. Ecco cosa normalmente ricerchiamo nei nostri tour gastronomico-culinari.
Grazie al suggerimento di un caro amico, abbiamo trovato tutto questo in via Bramante a Milano nel ristorante di Ornella, per tutti CuocOna, soprannome mutuato poi per intitolare il suo laboratorio di cucina.
Il locale si presenta piccolo, raccolto ed accogliente. L’attenzione al dettaglio contribuisce alla sensazione di sentirsi a casa che abbiamo avvertito fin da quando siamo entrati.
Il personale è molto cordiale – tanto da scambiare tutto lo staff per un unico nucleo famigliare -, attento alle richieste della clientela e sensibile alle intolleranze alimentari. Non raro che la Chef venga in sala per condividere con gli ospiti sensazioni ed opinioni sulle portate del menù!

Il menù è vario, ma non eccessivamente articolato, basato sui principi della cucina moderna e sulla qualità delle materie prime. Notevole è il cestino con tre tipi di pane fatti in casa: il pane di farro, in particolare, è il fiore all’occhiello del ristorante e una delle ricette a cui Ornella tiene di più. Non mancano alcuni piatti della tradizione come il baccalà alla vicentina nella sua ricetta originale o più innovativi, ad esempio l’ottima lasagnetta vegetariana. Altro punto di forza di CuocOna – e piezz’e core di Ornella – è la pasta fatta a mano, fatta quasi religiosamente ogni giorno. Tra le proposte si trovano anche alcuni piatti per chi preferisce la cucina vegetariana o vegana.

La cucina che troverete da CuocOna è, come la definisce la stessa Ornella, concreta. Vero vanto – e lode – di questo laboratorio di cucina è il rapporto che instaurano con i fornitori, cercando sempre le materie prime migliori, senza vie di mezzo o scorciatoie: esiste solo l’olio extra vergine d’oliva ad esempio, non solo sui tavoli del ristorante ad uso dei clienti per condire i piatti, ma anche in cucina.

Alcuni dei piatti che abbiamo assaggiato sono la tartare di manzo; l’insalata autunnale con zucca, barbabietole, noci, mela e pancetta croccante; i ravioli fatti a mano al formaggio Bagoss (presidio slow food); la lonza di maiale al forno con tre diverse salsine, rigorosamente fatte in casa! E poi, dulcis in fundo: crostatina al cioccolato e la celeberrima torta all’arancia e carote… senza glutine, né latticini e dalla ricetta segreta.

Un posto così kalos kai agatos – bello e buono, attento, consapevole – non può che essere gestito da una persona altrettanto gentile e di cuore. Ornella, infatti, ci ha donato una sua ricetta: una splendida vellutata di cavolfiore con… del cacao! Perfetta per riscaldarci in questa stagione, corroborante, vegetariana e senza glutine, da provare immediatamente insomma.
Scopritela insieme a noi!
