L’arrosto è uno dei miei piatti forti: facile da cucinare; lungo nella cottura, ma non nella preparazione; personalizzabile all’infinito; una garanzia, piace a tutti e mi viene sempre bene.
Insomma, è un po’ un mio jolly quando abbiamo ospiti e non sappiamo cosa proporre. Lo faccio però spesso nella sua versione base (che presto vi posterò) anche durante la settimana per ottimizzare i tempi: cena del martedì, spezzettato nell’insalatona che mi porto come schiscetta a pranzo il mercoledì e ripassato in padella con un sughino o delle verdurine il giovedì a cena.
Questa volta era il piatto forte di una cenetta tra amici, l’ho preparato in anticipo e i carciofi che lo arricchivano facevano allo stesso tempo da sughino e da contorno, così mi sono potuta godere la serata senza passare ore in cucina.
Ingredienti per 6-8 persone:
– 1 kg circa di fesa di tacchino per arrosti già legata con un rametto di rosmarino
-5-6 spicchi d’aglio
-Un rametto di salvia
-6 carciofi
-Un bicchiere di vino bianco
-Sale marino integrale
-Paprika
-Olio evo
-Pepe nero
Procedimento:
Partite dall’arrosto: in una pentola larga e dai bordi alti versate 2 cucchiai d’olio, la salvia e 2-3 spicchietti d’aglio pelati e leggermente schiacchiati. Accendente il fuoco al minimo e fate prendere calore. In questo modo l’olio prenderà tutto il profumo dell’aglio e della salvia. Nel frattempo salate la carne da tutti i lati e cospargetela di paprika, gli darà quel saporino in più…
Quando l’olio si è scaldato e sta per sfrigolare, alzate leggermente la fiamma e fate rosolare la carne da tutti i lati. Quando dico tutti i lati, sono tutti, mi raccomando. In questo modo non solo si insaporirà la carne, ma eviterete anche che si secchi vista la lunga cottura.
Quando l’arrosto è ben rosolato e colorito sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco, fate evaporare l’acol (annusate finchè non ne sentite più l’odore), abbassate la fiamma al minimo, coprite con il coperchio e fate cuocere per circa 40-50 minuti (circa 20 minuti ogno 500 gr di carne). Ogni tanto ricordatevi di controllare che non si asciughi troppo (in caso aggiungete un po’ di brodo o acqua tiepida) e di girare l’arrosto.
Mentre cuoce la carne potete dedicarvi ai carciofi: pulite teste e gambi e metteteli in una ciotola con acqua e limone. Tagliate in otto spicchi e teste e a tocchetti i gambi. In una padella mettete 3 cucchiai d’olio, 2-3 spicchi d’aglio pelati e leggermente schiacciati e fategli prendere calore a fuoco bassissimo. Anche in questo caso, al momento giusto alzate leggermente la fiamma, aggiungete i carciofi sciacquati dall’acqua e limone e fate rosolare a fiamma vivace per qualche minuto. Sfumate con il mezzo bicchiere di bianco rimasto, fate evaporare l’alcol, riportate al minimo la fiamma, salate e coprite. Fate cuocere finchè non saranno morbidi, ma ancora sodi. A questo punto alzate coperchio e fiamma e fate rosolare un altro po’, completando con una bella macinata di pepe nero.
Una volta che l’arrosto è pronto, toglietelo dalla pentola e fatelo raffreddare avvolto in della carta stagnola. Ripassate mentre aspettate i carciofi nella pentola dell’arrosto, in modo da recuperare il puccino. Tagliate a fette l’arrosto e disponetelo in un piatto coprendolo con i carciofi ben caldi.
L’idea in più:
Per organizzare meglio il lavoro, potete preparare l’arrosto un giorno prima e poi il successivo tagliarlo e preparare i carciofi. Basterà scaldarlo già tagliato e condito con i carciofi, ben coperto dalla carta stagnola per circa 10-15 minuti in forno già caldo a 100°.
Ricordatevi che l’arrosto si taglia meglio con un coltello a lama liscio e quando è freddo.
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